Perché mi piace festeggiare, o come dico io, celebrare i compleanni?
Mi piace perché festeggiare è sempre bello, perché è un altro anno di cui riempire la nostra storia di ricordi e di esperienze, perché è doveroso dare valore a ciò che siamo e per dire grazie a chi siamo e a chi ci circonda.
Ecco perché, anche nel mio affiancamento alla squadra degli U.17, cerco di non perderne nessuno.
I miei colleghi allenatori mi “prendono in giro” dicendo che sono proprio una mamma. Io non so se questo complimento è il motivo reale, perché in realtà anche nei miei periodi in cui sono stata più Grinch in assoluto, i compleanni li ho sempre festeggiati!
Nel mese di gennaio ne abbiamo festeggiati ben 3 di neo diciasettenni.
Simone Foio, Mattia Sorma e Andrea Penna.
Tre ragazzi così diversi l’uno dall’altro e al tempo stesso così complementari.
A ciascuno ho regalato una frase, un augurio, qualcosa che ricordasse loro un legame con me, ma soprattutto, con questo gruppo.
Anche questo passaggio fa parte del nostro percorso di diventare squadra, che per me significa anche un po’ diventare famiglia. Il mio obiettivo è lasciare a loro una scatola simbolica piena di ricordi di questo anno trascorso insieme. Una di quelle situazioni metaforiche alla quale ricorrere nei momenti di difficoltà, un luogo sicuro in cui andare quando tutto va storto.
Una certezza.
Come in tutte le migliori famiglie, seppur non si vada con tutti d’accordo allo stesso modo, seppur non ci si confidi con tutti allo stesso modo, si hanno delle certezze e si condividono momenti, si sa sempre da chi andare e su chi contare.
Certe esperienze rendono i legami per sempre. Passeranno gli anni, cambieranno squadre, esperienze, diventeranno giovani adulti e poi uomini, ma certe esperienze resteranno per sempre, e saranno le prime cose che si racconteranno e racconteranno a terzi nei momenti di ritrovo.
“Ti ricordi di quella volta che…” è la frase che ci legherà per sempre, se di questo anno avremo fatto tesoro e vissuto insieme. Se avremo imparato a sorridere e a riconoscere di noi pregi e difetti, se impareremo a prenderci cura di noi e della nostra squadra. Se avremo avuto il coraggio di offrire un po’ di noi a questo gruppo, se sapremo prendere con rispetto critiche e consigli, se lasceremo sempre un sorriso al nostro compagno o una pacca sulla spalla.
La nostra squadra diventerà un fortino, diventerà un luogo sicuro per tutti, e sarà il più bel posto dove stare quando avremo bisogno di stare bene.
Poi, non dimentichiamo un altro nobile motivo per il quale festeggiare i compleanni: si mangia e si beve tutti insieme… cosa c’è di più bello?